Amore finito, amore sofferto. Perché sto così male?

Amori finiti che sono stati amori sofferti. Quante volte ti è hai pensato che valessero di più? “Non ci sarà mai nessuno che amerò come lei” – “Sono stata male e lui/lei resterà il mio tallone d’achille” – “Non ho mai sofferto per un uomo così tanto. L’ho amato più di me.”

“Di un amore finito ti mancano anche i momenti brutti, anche le infelicità.” scrive Ivan Cotroneo. Come se per sentirsi vivi fosse necessario soffrire. Quanto è radicata in noi questa convinzione. Ricerco chi mi mette in un angolo, che devo conquistare, chi non mi dà sicurezze, chi sta con un’altra donna/uomo. Scommetto che ti è già successo che una storia diventasse per te più significativa dopo che qualcosa è cambiato in negativo. Introdotta quella nota tragica che fa passare una storia ‘banale’ al rango di amore, per l’irrazionale pregiudizio che l’amore si alimenta di pathos.

Se combatto, se è una lotta estenuante per la conquista, se è doloroso, se è difficile, se sono costretta a inseguire, se mi fa sentire “meno”… se soffro significa che è più importante. Che è amore.

Un amore infelice ci lascia l’idea di tutto quello che sarebbe potuto essere e non è stato, sia che si resti nella relazione o che ci si separi.

Un amore interrotto contro la nostra volontà impone un ricordo costante, una ferita che non riesce a rimarginarsi. In psicologia parliamo dell’effetto Zeigarnick per cui, quando ci troviamo di fronte ad un compito iniziato e non finito, continuiamo a ricordarlo, non riusciamo ad archiviarlo.
Non è una buona ragione per cercare l’infelicità!
Alcuni amori che ci hanno causato delle terribili sofferenze non li avremo mai più così intensi nella vita. Quante volte ti sei fatto massacrare? Quante volte ha vinto la regola del finché non ci sbatto la testa, io non mollo…?

Ascolto spesso in terapia questa frase: “evidentemente merito sempre di soffrire.”
Da questa settimana di lavoro mi porto invece le parole di una mia coraggiosa paziente che mi ha emozionato: “Mi domando perché mi attacco a tutto ciò che mi fa star male. Perché io non posso farmi amare bene?

Per la settimana che sta per cominciare, chiediti: Cosa succederebbe se iniziassi a pensare di meritare di stare bene?
Cosa significa per te amare bene?

Source:  Le forme dell’addio di U.Tefner – Pensieri terapeutici personali di Laura Cardi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.